Imola Dott.ssa Manuela

MEDICO EMATOLOGO

con  circa 30 anni di esperienza
FINO AL 2024 me𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝐼° 𝑙𝑖𝑣𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑂𝑠𝑝𝑒𝑑𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑅𝑖𝑚𝑖𝑛𝑖 𝐴𝑈𝑆𝐿 𝑅𝑜𝑚𝑎𝑔𝑛𝑎,
punto di riferimento per l’ Ematologia.

FORMAZIONE ED ESPERIENZA

  • Laurea in Medicina e Chirurgia con la votazione di 110 su 110 e Lode presso Università degli Studi di Bologna nel 1985.
  • Diploma di Specialista in Ematologia Generale con la votazione di 50 su 50 e Lode presso l’Università degli Studi di Modena discutendo la Tesi “L’Osteocalcina sierica nel Mieloma Multiplo” con il Prof.Umberto Torelli
  • Nel 1989. Nnizio attività medica in qualità di Medico di Guardia medica e Medico sostituto di medici di Medicina Generale
  • Dal 01/02/1990 al 31/07/1999 Dirigente medico di 1°livello di Medicina Interna con rapporto a tempo indeterminato presso ASL Rimini.
  • Dal 13/12/1999 ai 31/12/2024 Dirigente medico di 1° livello a tempo indeterminato presso U.O. Ematologia ASL Rimini.
  • Dal 1993 al 2002 Frequenza a scopo di aggiornamento professionale dell’Unità Operativa di Clinica di Ematologia Azienda Ospedaliera Umberto I di Ancona con peculiare interesse per le patologie oncoematologiche candidabili al Trapianto di cellule staminali emopoietiche.
  • Ad aprile 2013 Diploma di Master di II Livello in Trapianto di Cellule Staminali e Terapia Cellulare, corso della durata di due anni, discutendo la Tesi “Efficacia e fattibilità del Trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico in pazienti anziani affetti da patologia oncoematologica: analisi di due fasce d’età” con il Prof. Alberto Bosi, con la votazione di 110 su 110.
  • Dal 01/01/1997 titolare di Incarico Dirigenziale Professionale Qualificato : “Trapianto Autologo Cellule Staminali Emopoietiche in Ematologia ed Oncologia” , U.O. Oncologia ed Ematologia Presidio ospedaliero di Rimini, già conferito come Incarico Professionale Qualificato Rn U.O. Oncologia.
  • Nel 2001, previa autorizzazione del Gitmo e delle autorità regionali, a Rimini inizia l’attività trapiantologica da me organizzata e coordinata presso la unità di Oncoematologia e a seguire di Ematologia, previo conseguimento delle relative certificazioni.
  • Dal 2001 al 2009 Responsabile Unita’ Clinica Centro Trapianto Autologo di Rimini UO Oncoematologia
  • Dal 2010 al 2017 Direttore Clinico Trapianto Autologo per la sede di Rimini
  • Dal 2017, data d’istituzione della Rete Trapianti di cellule staminali emopoietiche della Romagna a fine 2024, Direttore Clinico Trapianto autologo di Rimini e sostituto del Direttore di Programma Trapianto Autologo Metropolitano della Romagna.
  • Da maggio 2022 Incarico Dirigenziale di Alta Specializzazione in “Gestione della terapia submieloablativa nei pazienti affetti da malattie mielo e linfoproliferative”.
    • Aree preferenziali di attività in Degenza riguardo diagnosi e terapia di:
  • leucosi acute mieloidi e linfoidi in trattamento d’induzione, consolidamento o salvataggio
  • linfomi e mielomi che per complessità clinica o terapeutica non possono essere gestiti in regime di Day hospital o ambulatoriale, come i pazienti “fragili” ad esempio per età avanzata (>70anni) o per comorbidità tipo cardiopatie severe o in dialisi per grave insufficienza renale
  • Terapia con farmaci ad infusione continua
  • Terapie con schemi desensibilizzanti
  • Aplasie midollari
  • Emopatie autoimmuni
  • Complicanze iatrogeniche e infettive, con peculiare competenza riguardo quelle correlate a terapia submieloablativa e successivo trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe.
ho coordinato la selezione dei pazienti eligibili, condiviso gli schemi chemioterapici in fase pretrapianto e la chemioterapia di condizionamento, coadiuvato la fase leucoaferetica con le Unità di Raccolta e Processazione, eseguita la procedura di reinfusione delle cellule staminali emopoietiche, gestito la fase neutropenica con le possibili complicanze prevalentemente di natura infettiva che necessitano di iter diagnostico mirato,valutazione specialistica multidisciplinare, impiego di farmaci antinfettivi ad alto costo, elevata intensità di cure di supporto.
Dal 2001 a dicembre 2024 ho collaborato alla esecuzione di oltre 550 Trapianti autologhi presso il Centro Trapianto Autologo di Rimini, in particolare in pazienti affetti da Mieloma e Linfoma
  • Referente per l’Ematologia di Rimini del Meeting del gruppo Multidisciplinare del Trapianto e componente della rete Referenti Aziendali di Controllo Infezioni (RAdiCI), in rappresentanza dell’U.O. di Ematologia.
  • Nel 2018 ho collaborato alla stesura di relative Linee Guida Aziendali “Linee di indirizzo sulla prevenzione e gestione delle Infezioni in ambito Ematologico nell’AUSL della Romagna”.

COSA FACCIO PER NUOVA RICERCA

VISITE EMATOLOGICHE

In corso di visita ematologica raccolgo i dati anamnestici ed obiettivi utili per l’inquadramento diagnostico di possibili patologie ematologiche:
•anemie, leucopenie, piastrinopenie
•poliglobulia, leucocitosi, trombocitosi
•sindromi linfoproliferative acute e croniche
•sindromi mieloproliferative acute e croniche
•discrasie plasmacellulari (mieloma multiplo, gammopatie monoclonali)
•Nel caso siano necessari accertamenti di secondo livello ne coordino l’iter; se coesistono comorbidità influenti meritevoli di approfondimento ne consiglio la presa in carico presso i referenti specifici
•A diagnosi conclusa segue la valutazione di eventuale trattamento farmacologico e il timing dei controlli.

Indicazioni della  Dottoressa Emanuela Imola su quanto sia importante una diagnosi  corretta che avvii un percorso di tipo ematologico

L’importanza di una corretta diagnosi di tali patologie è fondamentale: peraltro in alcuni casi le alterazioni degli esami del sangue, in particolare dell’emocromo, possono esser una sentinella precoce di altre malattie di natura internistica, infettiva, oncologica. Ad esempio un’anemia cronica ( persistente riduzione del livello di emoglobina) può accompagnare sindromi da malassorbimento del tratto gastro-intestinale, malattie infiammatorie croniche, carenze di ferro e vitamine emoattive, insufficienza renale, tumori in altri organi. D’altro canto in patologie a carico di  apparati diversi (ad esempio in malattie cardiache e nefropatie), specie se in pazienti fragili per età o comorbidità, le alterazioni ematologiche possono complicarne il decorso. La visita  ematologica quindi spesso rientra in un percorso di valutazione multidisciplinare del paziente, in genere  indirizzato dal medico curante  o da specialista di altro settore a questo approfondimento.